venerdì 12 ottobre 2012

Incubo dublinese

Cammino per strada di notte tra due ali di palazzi stile primo novecento. In lontananza due figure stanno trafficando vicino ad una porta, una delle due si infila nel finestrino della cantina. Quando gli arrivo vicino si apre la porta d'ingresso, la seconda figura entra; esito un attimo poi, con la irrazionalità che contraddistingue i sogni, approfitto della porta aperta ed entro anch'io.
Mi ritrovo seduto al tavolo di una piccola cucina; uno dei due uomini, il più vecchio, sta accendendo la stufa. Il più giovane, un tipo allampanato con un paio di occhialini tondi, mi sta fissando, pare senza troppa simpatia.
"Tu!" ringhia minacciosamente verso di me "Non mi stai prendendo troppo sul serio"
Sto sognando, quindi capisco subito la situazione e so perfettamente chi è che mi sta davanti.
"Neanche tu ha preso mai sul serio qualcosa" obietto "non è forse il tuo libro la parodia suprema di tutte le parodie?"
L'altro ometto sta facendo sciogliere il burro in una padella, il giovane con gli occhialini mi gira le spalle, so che sta pensando a qualcosa di sgradevole da dirmi "Già" sibila "ma io non scrivo parodie per divertirmi"
Compare un foglio di carta oleata con qualcosa all'interno. Nella padella qualcosa comincia a sfrigolare.
Cerco di essere accomodante: "Spiegami il senso del tuo libro"
Si volta di nuovo verso di me "Cos'altro potevo scrivere? Tutto è già stato scritto! Non posso farmi ricordare se non distruggendo ciò che c'era prima di me!"
Un odore niente affatto appetitoso si spande per la stanza; cerco di ricordare cosa sia. "Si può scrivere sulla vita, la nostra vita, la nostra realtà..."
Mi interrompe con un gesto della mano "La vita? Troppo banale."
Improvvisamente ricordo di quale odore si tratta. E ormai è troppo tardi, quando l'uomo più anziano si avvicina con fare solenne e un piatto in mano "C'è una punizione per ciò che hai fatto" mi annuncia "il tuo blog non mi è piaciuto per niente" ed io, seduto con le spalle al muro, cerco disperatamente di svegliarmi prima che i due compari mi costringano ad ingoiare quel disgustoso rognone fritto nel burro.

Nessun commento:

Posta un commento